Dare luce agli ambienti con pareti, ante e mobili in luminescente marmo non è fantascienza.
Oggi la pietra naturale, grazie ad una tecnologia avanzata, può essere usata anche per illuminare gli ambienti. Lastre retroilluminate in marmo sembrano sostituirsi alle note abat-jour, creando suggestive atmosfere eleganti e di design.
La pietra naturale ha reinterpretato la propria natura e, nell’interior e nelle applicazioni architettoniche, si presenta leggera e versatile, facendo più che mai sfoggio di tutta la sua unicità. Scegliere di retroilluminare il marmo significa, infatti, metterne in risalto le venature e intensificarne colori e profondità.
Cosa è la retroilluminazione?
Tecnicamente la retroilluminazione è un processo stratificato che prevede l’assemblaggio di un pannello in pietra naturale e un sistema di trasmittanza luminosa a LED. Il sistema di illuminazione, sfrutta la traslucenza del marmo che, quindi, a seconda dello spessore desiderato, può trasmettere più o meno luce, fino a creare scenografiche decorazioni.
La retroilluminazione è possibile anche sui grandi formati. In questo caso, le problematiche relative all’elevato peso vengono sviate grazie ad una realizzazione di tipo alleggerito; la pietra tagliata con spessore ultrafino viene fissata su un supporto di vetro al quale vengono applicati i LED.
Tecnologia avanzata ed esperienza permettono questo utilizzo non convenzionale del marmo, anche per progetti su misura.
L’arredo che illumina: Cocktail Desk
Tra i progetti di retroilluminazione custom made troviamo Cocktail Desk, un mobile bar realizzato per una villa privata in Toscana. Il particolarissimo complemento impreziosisce l’ambiente con un design allo stesso tempo eccentrico ed elegante. L’elemento di pregio massimo è la retroilluminazione LED, che mette in risalto i naturali disegni dell’onice Kilimangiaro, utilizzato per ricoprire tutto l’esterno del mobile.
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